AL VIA LA SPERIMENTAZIONE SULLA MICROMOBILITA’

Pubblicato il 25 Luglio 2019

Entra in vigore il 27 luglio il decreto dedicato alla sperimentazione della circolazione su strada di dispositivi per la micromobilità elettrica: tradotto dal linguaggio giuridico, significa che viene reso legale l’utilizzo di mezzi di trasporto come i monopattini elettrici, finora impiegati in barba ai divieti vigenti da utenti e società di noleggio. Questo non vuol dire che le nostre città si possano riempire di questi dispositivi, impiegati a piacere dagli utenti ove gli pare, con i pericoli che ne possono derivare: anzi, la legge fissa paletti ben precisi alla loro circolazione, che è bene ricordare.

Le norme tecniche. Innanzitutto, la norma ammette alla “sperimentazione” solo determinate categorie di dispositivi e precisamente hoverboard, segway, monopattini e monowheel. I dispositivi non auto-bilanciati (monopattini) devono avere un motore elettrico di potenza non superiore a 50 Watt ed essere muniti di segnalatore acustico (obbligatorio anche per i segway, che rientrano nella categoria degli auto-bilanciati). Nessun dispositivo può essere dotato di posti a sedere e il loro impiego è consentito solo in piedi. Da mezz’ora dopo il tramonto o in condizioni atmosferiche avverse, non possono essere utilizzati gli strumenti privi di luce anteriore e di catadiottri. Tra le altre caratteristiche dei dispositivi rientrano l’obbligo di un regolatore di velocità che non consenta di superare i 20 km/h, che si riducono a 6 km/h nelle aree pedonali.

Dove si possono usare. L’utilizzo degli strumenti di micromobilità non è permesso ovunque, come qualcuno già pensa di poter fare. Ogni comune, infatti, deve autorizzare in via sperimentale la loro circolazione esclusivamente in ambito urbano, in aree pedonali, su percorsi pedonali e ciclabili, in piste ciclabili con sede propria e su corsie riservate; agli enti locali spetta prevedere la regolamentazione relativa alla sosta dei dispositivi.

Chi li può utilizzare. I dispositivi per la micromobilità elettrica possono essere condotti solo da maggiorenni o da minorenni in possesso della patente AM (quella per i ciclomotori, per intenderci). Nella “guida” non è mai consentito il trasporto di passeggeri ed è obbligatorio mantenere “un andamento regolare, in relazione al contesto della circolazione”, evitando “manovre brusche e acrobazie” e “comportamenti che causino intralcio al transito normale dei pedoni”; nelle aree pedonali non è consentito superare i 6 km/h (e si deve attivare il limitatore di velocità). Dopo il tramonto fino a mezz’ora prima dell’alba i conducenti di segway e monopattini elettrici che circolino sulle strade con limite di 30 km/h o sulle piste ciclabili devono indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti.

Come si vede, non mancano limiti d’utilizzo e rigide prescrizioni: la sicurezza, infatti, viene prima di tutto. E alcune tragedie già verificatesi in metropoli europee, da Parigi a Londra, dimostrano come sia indispensabile imporre regole ferree anche alla mobilità ritenuta più ecocompatibile.


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