E’ REATO L’ODIO VERSO GAY E TRANS. LA LEGGE ARRIVA IN PARLAMENTO

Pubblicato il 28 Giugno 2020

Anche l’Italia potrebbe dotarsi della prima legge che contrasti violenza e discriminazione per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Il testo, che sarà depositato martedì alla Camera, propone di ampliare l’attuale Legge Mancino che già oggi punisce i reati di “odio” per ragioni razziali, etniche, religiose o legate alla nazionalità: si rischierà fino a quattro anni di carcere anche per discriminazione verso persone gay e trans.

In Parlamento c’è una maggioranza compatta e decisa ad approvare la legge che introduce anche del reato di misoginia ossia di odio contro le donne

spiega il relatore del testo, Alessandro Zan

Contro la legge sono schierati i movimenti Pro-life e i vescovi della Conferenza episcopale ma Alessandro Zan spiega che non sarà vietato, dire che l’unica famiglia sia quella formata da padre e madre, ma saranno vietate azioni che portano all’odio verso le famiglie arcobaleno.

Nella legge infatti c’è una vasta parte dedicata alla prevenzione, dalla giornata contro l’omofobia alle case rifugio per giovani Lgbt cacciati dalle famiglie e perseguitati.

Secondo un rapporto pubblicato dell’Agenzia europea dei diritti fondamentali, l’Italia è fra i primi paesi con indice di discriminazione più alto, mentre si segnala l’assenza di una legge contro l’odio e la discriminazione, presente, fra l’altro, in tutti quasi tutti i paesi Ue.

Un esempio recente viene dalle polemiche montate a Padova sul cosiddetto “ponte arcobaleno”: l’amministrazione del capoluogo veneto ha infatti ridipinto dei colori Lgbt il marciapiede del Ponte Garibaldi, accesso al centro città per chi arriva dalla stazione. Un lavoro che non è ancora terminato ma sono già scoppiate le polemiche.


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