IL CHEWING GUM COMPIE 150 ANNI

Pubblicato il 27 Dicembre 2019

Prodotto simbolo del made in Usa, che l’Europa ha minacciato di gravare di sanzioni come contromossa a quelle annunciate dalle autorità americane ad esempio sul parmigiano, il chewing gum compie 150 anni.

Le prime palline di gomma da masticare furono realizzate dallo statunitense Thomas Adams e vendute nel febbraio del 1871 in una drogheria del New Jersey.

Ma la vera nascita della gomma da masticare si deve a William Semple, il quale brevettò la prima ricetta il 28 dicembre 1869. La sua gomma era più consistente e di miglior sapore e questo ne decretò il successo nell’ultimo decennio dell’ottocento, grazie anche alle moderne tecniche di manipolazione degli alimenti, alla pubblicità e al moltiplicarsi dei distributori automatici.

Ci vorrà ancora molto tempo perché il chewing gum approdi in Italia. Si dovrà aspettare, infatti, il secondo dopoguerra e lo sbarco degli americani.

In Italia i fratelli Perfetti avviarono dal 1946 la produzione artigianale di caramelle di zucchero, liquirizie e confetti in un laboratorio situato a Lainate, vicino Milano, distribuendo e vendendo personalmente i prodotti. La riuscita di quella prima impresa li spingerà dopo poco tempo a passare alla scala industriale.

Ma è Brooklyn la gomma del ponte a fare la loro fortuna. Gran parte del successo del prodotto è sicuramente da addebitare alla scelta del nome quel “Brooklyn”, ispirato chiaramente al ponte newyorkese.

Oggi però il chewing gum è guardato con minor favore soprattutto per i danni che provoca nell’ambiente. Essendo gomma sintetica la materia prima con cui viene realizzata, una cicca abbandonata per la strada, sulla spiaggia o in un bosco impiega oltre 5 anni a decomporsi. La naturale vocazione usa e getta di questo alimento non migliora le cose, si calcola infatti che nel mondo ogni anno si disperdano 560 mila tonnellate di gomme da masticare, di cui 23 mila solo in Italia.


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