IL PARCO DI BACCO A REZZATO

Pubblicato il 28 Marzo 2024

A pochi chilometri dalla città di Brescia, più in particolare su una collina del comune di Rezzato, si estende il parco di Bacco.
Nato nel XVIII secolo come luogo di ritrovo per i nobili dell’epoca, il parco di Bacco conserva a tutt’oggi un aspetto decisamente nobiliare.
Infatti, è caratterizzato da un’ampia scalinata che si divide al centro in due, aprendosi in uno spazio esagonale; oltre l’esagono, la scalinata si ricongiunge per continuare ad inerpicarsi sul fianco della collina.
In cima, là dove lo sguardo può correre fino all’orizzonte, ecco un’altra meraviglia: un tempietto circolare in pietra di Botticino, tutto aperto e delimitato da colonne che sorreggono una cupola. Sotto la cupola c’è una botte che in passato sorreggeva una statua del dio Bacco.

Ma perché la botte e la denominazione “parco di Bacco”?
La risposta sta in una vocazione del territorio bresciano: la coltivazione della vite. Non a caso, fino a poco tempo fa, nelle vicinanze della scalinata erano presenti numerosi vigneti, i cui grappoli erano pigiati nella vasca interrata in cemento, ancora visibile vicina al tempietto. E siccome la mitologia antica riteneva che il dio Bacco avesse insegnato agli uomini l’arte della produzione del vino, proprio perciò tale dio è ricordato nel nome del parco.
Di proprietà pubblica dagli anni ‘70 del secolo scorso, il parco di Bacco con la sua scalinata è straordinario a vedersi anche perché dalla strada provinciale sembra un tutt’uno con la storica villa Fenaroli; in realtà l’immagine è frutto di un’illusione ottica perché tra parco e villa c’è un quartiere abitato.
Straordinario è pure che il parco rezzatese abbia ispirato la festa chiamata Baccquolina, organizzata tutti gli anni dalla Pro Loco di Rezzato nel giorno di Pasquetta.
Quest’anno la festa propone tra l’altro due passeggiate gratuite – la seconda delle quali parte giust’appunto nei pressi del parco Bacco – in compagnia di studiosi, esperti in botanica, zoologia e geologia.

 

Luisa Maioli
Ogni venerdì, dalla trasmissione “L’Ora dei Galli” condotta da Vincenzo Giuliana dal lunedì al venerdì dalle ore 6.00 alle ore 8.00.
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