LA FONTANA DI PINOCCHIO A MILANO

Pubblicato il 31 Ottobre 2023

Nel giardino a lato di Corso Indipendenza di Milano, da ben 67 anni si trova la Fontana di Pinocchio. La fontana presenta una struttura di più elementi che fuoriesce dall’acqua e ricorda vagamente uno ziqqurat.

Nella parte più alta c’è la statua di un bambino che con una mano regge un libro, mentre con l’altra indica il burattino. Il bambino è sorridente e ricorda proprio ciò che, alla fine del romanzo di Collodi, Pinocchio vede quando si guarda allo specchio: “l’immagine vispa e intelligente di un bel fanciullo coi capelli castagni, cogli occhi celesti e con un’aria allegra e festosa come una pasqua di rose”.

Sul gradone più basso della struttura, invece, sono collocate tre statue: un gatto, una volpe e un burattino. Il gatto e la volpe appaiono vitali a differenza del burattino Pinocchio, che è visibilmente morto; infatti giace supino con un braccio e la testa abbandonati verso terra.

Il tutto sembra rappresentare il passaggio dall’età infantile a quella adulta. Non a caso, sulla fontana c’è scritto “Com’ero buffo, quand’ero un burattino!”; e anche: “E tu che mi guardi sei ben sicuro di aver domato il burattino che vive in te?”.

Questo burattino da domare si riferisce al Pinocchio che di solito è raccontato e che è una creatura irrispettosa e bugiarda.

Viene però da chiedersi se il burattino vada davvero domato e non invece accompagnato, come Geppetto fa nel romanzo. Qui, il burattino è un birbante solo all’inizio. Alla fine, invece, con il suo lavoro Pinocchio sostiene il padre e la Fatina; la sera, poi, si esercita a scrivere con un inchiostro di “sugo di more e ciliegie” da lui preparato. Sempre, comunque, è delizioso per la sua straordinaria curiosità nei confronti del mondo.

 

Luisa Maioli
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