LA SPADA NELLA ROCCIA DELLA TOSCANA

Pubblicato il 23 Febbraio 2024

Nella località Montesiepi del comune di Chiusdino, in provincia di Siena, in uno scenario fatto di colline si erge maestoso l’Eremo di Montesiepi.

L’Eremo di Montesiepi si presenta con una struttura abbastanza irregolare. Il fatto è che tutti gli edifici che si vedono oggi sono stati realizzati nel corso dei secoli, in particolare dal XII al XVIII secolo, attorno ad una struttura a pianta rotonda, una specie di grosso cilindro in pietra.
Ed è proprio all’interno di questa struttura, peraltro arricchita da vivaci affreschi, che si trova un oggetto insolito: una spada conficcata nella roccia. Ma cosa fa una spada nella roccia, per di più all’interno di un edificio religioso?

Secondo la leggenda, la spada è quella appartenuta al cavaliere Galgano Guidotti che, nel corso di una crisi mistica, decise di cambiare vita, rinunciando alla mondanità e dedicandosi a Dio. Perciò, giunto in località Montesiepi, conficcò la sua spada in una roccia e cominciò a vivere la sua nuova esistenza in modo così rigoroso da venire proclamato santo e da meritare di essere tenuto in memoria per generazioni.
A noi, oggi, la spada di Galgano ricorda un’altra spada, quella attorno a cui sono nate le leggende di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda.
Due spade medioevali, dunque: una che diventa famosa quando smette di essere usata, l’altra che crea leggenda quando inizia a venir maneggiata.

 

Luisa Maioli
Ogni venerdì, dalla trasmissione “L’Ora dei Galli” condotta da Vincenzo Giuliana dal lunedì al venerdì dalle ore 6.00 alle ore 8.00.
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