PASTAFARIANI ALLA RISCOSSA

Pubblicato il 20 Agosto 2018

Se fosse una notizia da social andrebbe introdotta con un “Non è Lercio”.

La setta olandese dei pastafariani ha rivendicato per i suoi seguaci della Chiesa del Prodigioso Spaghetto Volante il diritto di usare per la patente, o per il passaporto, una foto con uno scolapasta in testa, simbolo del suo credo.

Ma l’Alta corte dell’Aia lo ha negato, perché non la riconosce come religione. Perciò, il sacerdote fiammingo di questo culto, ha deciso di perorare la causa davanti alla Corte Europea dei diritti umani facendo valere alcuni gloriosi precedenti.

La chiesa del bucatino ha come comandamenti i “condimenti” e le sue preghiere non finiscono con “amen” bensì con “ramen” (che sono anche gli spaghetti giapponesi).

Esiste anche da noi, la mistica del maccherone? Certo e, nel 2016, il concistoro della Chiesa pastafariana italiana ha proclamato sua pappessa (scon due “p”, come pappa) tale Scialatella Piccante Emanuela Marmo.

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