SVIZZERA, FUORI GLI ANZIANI DALLE TERAPIE INTENSIVE SE MANCANO POSTI

Pubblicato il 26 Ottobre 2020

Con un’impennata di contagi da Covid-19, in Svizzera si torna a parlare del protocollo medico per affrontare un eventuale sovraffollamento delle terapie intensive.

Le norme prevedono che in caso di scarsità di posti il medico può decidere di non accogliere persone che hanno un’età superiori agli 85 anni e persone con un’età superiore ai 75 anni che presentino, oltre al Covid, altre patologie gravi.

Intitolato “Pandemia Covid-19: triage dei trattamenti di medicina intensiva in caso di scarsità di risorse” il protocollo di otto pagine è stato pubblicato dall’Accademia svizzera delle scienze il 20 marzo scorso ma di fatto non è mai stato applicato.

Nell’introduzione delle linee guida si legge:

A causa della rapidità di diffusione del coronavirus si è venuta a creare una situazione straordinaria che determinerà un massiccio afflusso di pazienti negli ospedali per malattie acute. Se le risorse a disposizione non sono sufficienti, occorre prendere decisioni di razionamento

 


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