VIA LIBERA ALLE TELECAMERE PUNTATE SULLE VIE PUBBLICHE

Pubblicato il 15 Maggio 2019

Via libera alle telecamere installate sulle mura perimetrali esterne di palazzi e singole abitazioni, puntate a riprendere quello che accade nella pubblica via: i cittadini che le posizionano per tutelare la sicurezza dei loro beni, propria e dei familiari, non commettono alcun reato nei confronti delle altre persone che vivono o lavorano nella stessa strada.

Per essere in regola con la legge, basta che appositi cartelli avvisino la presenza del sistema di videosorveglianza. Lo ha stabilito la Cassazione.

I giudici hanno assolto con la formula “perché il fatto non sussiste”, due proprietari di diversi appartamenti di uno stabile a Chieti, condannati a sei mesi di reclusione per “violenza privata”, che avevano installato telecamere “a snodo telecomandabile per ripresa visiva e sonora orientate su zone e aree aperte al pubblico transito”.

L’occhio sempre vigile del “grande fratello” aveva suscitato le proteste del vicinato che si sentiva indebitamente controllato.

Ma secondo l’alta Corte, il fastidio è minimo e ben si bilancia con l’esigenza di sicurezza.


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